E’ collaboratore fisso (rientrante nella figura di cui all'art. 2 del CNLG) colui che mette a disposizione le proprie energie lavorative per fornire con continuità ai lettori della testata un flusso di notizie in una specifica e predeterminata area dell’informazione. E’, quindi, colui che redige sistematicamente articoli o che è titolare di rubrica fissa, determinando, conseguentemente, l’affidamento dell’impresa giornalistica, che si assicura così la “copertura” di detta area informativa, contando per il perseguimento degli obiettivi editoriali sulla disponibilità del lavoratore anche nell’intervallo tra una prestazione e l’altra.
Così la Sezione Lavoro della Corte di Cassazione ha deciso il ricorso proposto da un giornalista avverso la sentenza d’appello emessa dal Tribunale di Pavia che aveva disconosciuto la natura subordinata dell’incorso rapporto di lavoro giornalistico, senza valutare le peculiari caratteristiche di tale attività intellettuale.
Sentenza depositata il 20/01/01
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