INPGI E LAVORO GIORNALISTICO
 
distinzione tra lavoro autonomo e subordinato del giornalista - indici della subordinazione
Cassazione,   Sezione Lavoro,   29/05/2013,   n.13408

La Suprema Corte nella presente sentenza ha ritenuto configurabili gli estremi della subordinazione, in tema di attività giornalistica, qualora ricorrano i requisiti dell'assoggettamento del lavoratore al potere direttivo, organizzativo e disciplinare del datore di lavoro che si estrinseca in ordini specifici, nella vigilanza e in un controllo assiduo delle prestazioni lavorative. Inoltre, data la peculiarità dell'attività giornalistica, la subordinazione non è esclusa dal fatto che il giornalista goda di libertà di movimento e non sia tenuto a rispettare un rigido orario predeterminato, non essendo neanche incompatibile con il suddetto vincolo la commisurazione della retribuzione a singole prestazioni. Ciò che invece è ritenuto determinante ai fini della subordinazione è che il giornalista si tenga stabilmente a disposizione dell'editore anche tra una prestazione e l'altra per rispondere a richieste anche variabili e non predeterminabili. La subordinazione è esclusa invece quando le prestazioni predeterminate siano singolarmente convenute in base ad una successione di incarichi.
 
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INPGI E LAVORO GIORNALISTICO

distinzione tra lavoro autonomo e subordinato del giornalista - indici della subordinazione
Cassazione,   Sezione Lavoro,   29/05/2013,   n.13408

La Suprema Corte nella presente sentenza ha ritenuto configurabili gli estremi della subordinazione, in tema di attività giornalistica, qualora ricorrano i requisiti dell'assoggettamento del lavoratore al potere direttivo, organizzativo e disciplinare del datore di lavoro che si estrinseca in ordini specifici, nella vigilanza e in un controllo assiduo delle prestazioni lavorative. Inoltre, data la peculiarità dell'attività giornalistica, la subordinazione non è esclusa dal fatto che il giornalista goda di libertà di movimento e non sia tenuto a rispettare un rigido orario predeterminato, non essendo neanche incompatibile con il suddetto vincolo la commisurazione della retribuzione a singole prestazioni. Ciò che invece è ritenuto determinante ai fini della subordinazione è che il giornalista si tenga stabilmente a disposizione dell'editore anche tra una prestazione e l'altra per rispondere a richieste anche variabili e non predeterminabili. La subordinazione è esclusa invece quando le prestazioni predeterminate siano singolarmente convenute in base ad una successione di incarichi.