INPGI E LAVORO GIORNALISTICO
 
attivita' giornalistica nella p.a.
Tribunale di Roma,   Sezione Lavoro,   13/12/2020,   n.5381

La sentenza in commento affronta e risolve, riconoscendo la natura giornalistica, la questione della qualificazione giuridica dell’attività lavorativa di un addetto all’ufficio stampa chiamato dalla Pubblica Amministrazione datrice di lavoro ad elaborare il Piano di Comunicazione, strumento attraverso il quale le P.A. realizzano l’attività d’informazione e di comunicazione (L. n. 150/00). Dopo aver ribadito che l’elemento qualificante l’attività giornalistica è la sua finalità di informazione (scopo informativo) su argomenti di attualità con diffusione mediante mezzi di comunicazione di massa e che il ruolo del giornalista è quello di mediatore tra il fatto e la diffusione della conoscenza dello stesso, il Tribunale ha evidenziato che il Piano di Comunicazione implica lo svolgimento delle attività di individuazione dei contenuti delle informazioni da veicolare (dopo la scelta e la selezione delle stesse), di scelta delle modalità di costruzione dei messaggi e di scelta dello strumento più efficace di informazione con cui far pervenire il messaggio stesso. Sulla base di tali considerazioni il Giudice ha concluso che la P.A. in questione, avendo attribuito al giornalista il compito dei elaborare detto Piano, gli ha “attribuito un’attività strettamente inerente alla comunicazione e pertanto una funzione specificamente preposta al settore informativo dell’Ente, che identifica la tipica funzione dell’Addetto Stampa” (che la L. 150/00 riconosce come giornalistica e riservata a giornalisti). Il Tribunale non ha mancato altresì di rilevare che la nozione di attività giornalistica presupposta dalla legge professionale n. 69/63 e dalla disciplina collettiva non comprende solamente l’attività di stesura dei pezzi ed articoli, ma anche quella di regolamentazione e pianificazione del flusso di notizie; attività, questa, che implica la selezione dei messaggi da fornire, nonché la scelta del linguaggio, delle modalità, degli strumenti di diffusione e dei destinatari. Ciò comporta espressione di creatività giornalistica diretta a rendere più efficace la diffusione del messaggio d’interesse.
 
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INPGI E LAVORO GIORNALISTICO

attivita' giornalistica nella p.a.
Tribunale di Roma,   Sezione Lavoro,   13/12/2020,   n.5381

La sentenza in commento affronta e risolve, riconoscendo la natura giornalistica, la questione della qualificazione giuridica dell’attività lavorativa di un addetto all’ufficio stampa chiamato dalla Pubblica Amministrazione datrice di lavoro ad elaborare il Piano di Comunicazione, strumento attraverso il quale le P.A. realizzano l’attività d’informazione e di comunicazione (L. n. 150/00). Dopo aver ribadito che l’elemento qualificante l’attività giornalistica è la sua finalità di informazione (scopo informativo) su argomenti di attualità con diffusione mediante mezzi di comunicazione di massa e che il ruolo del giornalista è quello di mediatore tra il fatto e la diffusione della conoscenza dello stesso, il Tribunale ha evidenziato che il Piano di Comunicazione implica lo svolgimento delle attività di individuazione dei contenuti delle informazioni da veicolare (dopo la scelta e la selezione delle stesse), di scelta delle modalità di costruzione dei messaggi e di scelta dello strumento più efficace di informazione con cui far pervenire il messaggio stesso. Sulla base di tali considerazioni il Giudice ha concluso che la P.A. in questione, avendo attribuito al giornalista il compito dei elaborare detto Piano, gli ha “attribuito un’attività strettamente inerente alla comunicazione e pertanto una funzione specificamente preposta al settore informativo dell’Ente, che identifica la tipica funzione dell’Addetto Stampa” (che la L. 150/00 riconosce come giornalistica e riservata a giornalisti). Il Tribunale non ha mancato altresì di rilevare che la nozione di attività giornalistica presupposta dalla legge professionale n. 69/63 e dalla disciplina collettiva non comprende solamente l’attività di stesura dei pezzi ed articoli, ma anche quella di regolamentazione e pianificazione del flusso di notizie; attività, questa, che implica la selezione dei messaggi da fornire, nonché la scelta del linguaggio, delle modalità, degli strumenti di diffusione e dei destinatari. Ciò comporta espressione di creatività giornalistica diretta a rendere più efficace la diffusione del messaggio d’interesse.