A seguito di un accertamento ispettivo presso un’azienda editoriale, l’Inpgi ha azionato il recupero contributivo per alcuni giornalisti contrattualizzati quali collaboratori autonomi, ma di fatto svolgenti prestazioni ricadenti nella parasubordinazione e pertanto da considerare quali collaboratori coordinati e continuativi.
Il Tribunale capitolino, ripercorrendo l’istruttoria documentale e testimoniale, con la pronuncia in commento, ha ritenuto chiaramente provata la vera natura dei rapporti così come poi recuperati dall’Ente, in quanto ha accertato la sussistenza di tutte le caratteristiche proprie delle collaborazioni coordinate e continuative. Il Tribunale ,quindi, ha confermato che a nulla vale il “nomen iuris” formalmente scelto dalle parti allorché non sia rispondente al concreto atteggiarsi del rapporto lavorativo.
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