La Rai, opponendosi al decreto con cui erano stati ingiunti contributi e sanzioni sulle somme erogate in sede di risoluzione del rapporto di lavoro di 173 giornalisti, ha asserito la non assoggettabilità a contribuzione di dette somme stante la natura incentivante l'esodo delle stesse. Ha però trovato conferma giudiziale la pretesa contributiva dell'Inpgi e le ragioni a sostegno della stessa. Il Tribunale di Roma, infatti - premesso che incombe sul datore di lavoro l'onere di provare la ricorernza delle condizioni che, in via eccezionale, escludono determinate erogazioni dalla base imponibile - ha ritenuto nel caso di specie non provata dalla Rai la natura incentivante l'esodo, per i seugenti motivi: perchè detta natura non risulta dai verbali di conciliazione; perchè anzi in quanto sottoscritti tutti detti verbali mesi dopo le dimisisoni e in quanto contenenti rinunce a diritti connessi con l'intercorso rapporto di lavoro, provano al contrario la natura retributiva delle pattuizioni economiche; perchè infine nei verbali predetti manca ogni collegamento di dette somme con i piani di incentivo all'esodo RAI.
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