INPGI E LAVORO GIORNALISTICO
 
ufficio stampa: prevalenza di mansioni giornalistiche e obbligo contributivo inpgi
Tribunale di Roma,   Sezione Lavoro,   28/01/2021,   n.836

L’inserimento nell’organizzazione lavorativa di un Ufficio Stampa, la messa a disposizione delle energie lavorative anche negli intervalli tra una prestazione e l’altra per approfondire e aggiornare le notizie di attualità, la costante presenza negli uffici comunali con il pieno utilizzo delle strutture dell’Ente e il coordinamento con gli altri membri dell’Ufficio Stampa (dipendenti) escludono che la prestazione lavorativa possa configurarsi come collaborazione autonoma, in quanto presenta tutti i caratteri tipici del rapporto di lavoro subordinato. Il Tribunale di Roma, tornando ad occuparsi della questione dell’attività svolta presso gli Uffici Stampa delle amministrazioni pubbliche, conferma le risultanze del verbale ispettivo che aveva riqualificato il rapporto di lavoro di una collaboratrice. Con la stessa sentenza è stata altresì ribadita l’insorgenza dell’obbligo contributivo nei confronti dell’INPGI in caso di lavoratori dipendenti che abbiano svolto presso il Comune mansioni giornalistiche prevalenti: redazione di comunicati stampa, rassegna stampa, direzione delle testate edite dall’Amministrazione, contatti con i giornalisti, conferenze stampa, realizzazione di news per il sito istituzionale. Il concomitante svolgimento di altre attività più latamente amministrative non inficia le conclusioni raggiunte dagli ispettori, che si basano sulla disciplina della legge n. 150 del 2000 secondo la quale l’attività dell’Ufficio Stampa deve essere svolta da giornalisti; ciò che fa presumere la natura giornalistica delle mansioni svolte - a prescindere dal formale inquadramento in pianta organica - allorchè l’Ufficio Stampa impieghi soggetti iscritti all’Albo dei giornalisti professionisti, pubblicisti o praticanti. Detta presunzione, peraltro, è stata confermata puntualmente dalle dichiarazioni raccolte nel corso dell’accertamento e dalle circostanze che i testi escussi hanno riferito in aula.
 
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INPGI E LAVORO GIORNALISTICO

ufficio stampa: prevalenza di mansioni giornalistiche e obbligo contributivo inpgi
Tribunale di Roma,   Sezione Lavoro,   28/01/2021,   n.836

L’inserimento nell’organizzazione lavorativa di un Ufficio Stampa, la messa a disposizione delle energie lavorative anche negli intervalli tra una prestazione e l’altra per approfondire e aggiornare le notizie di attualità, la costante presenza negli uffici comunali con il pieno utilizzo delle strutture dell’Ente e il coordinamento con gli altri membri dell’Ufficio Stampa (dipendenti) escludono che la prestazione lavorativa possa configurarsi come collaborazione autonoma, in quanto presenta tutti i caratteri tipici del rapporto di lavoro subordinato. Il Tribunale di Roma, tornando ad occuparsi della questione dell’attività svolta presso gli Uffici Stampa delle amministrazioni pubbliche, conferma le risultanze del verbale ispettivo che aveva riqualificato il rapporto di lavoro di una collaboratrice. Con la stessa sentenza è stata altresì ribadita l’insorgenza dell’obbligo contributivo nei confronti dell’INPGI in caso di lavoratori dipendenti che abbiano svolto presso il Comune mansioni giornalistiche prevalenti: redazione di comunicati stampa, rassegna stampa, direzione delle testate edite dall’Amministrazione, contatti con i giornalisti, conferenze stampa, realizzazione di news per il sito istituzionale. Il concomitante svolgimento di altre attività più latamente amministrative non inficia le conclusioni raggiunte dagli ispettori, che si basano sulla disciplina della legge n. 150 del 2000 secondo la quale l’attività dell’Ufficio Stampa deve essere svolta da giornalisti; ciò che fa presumere la natura giornalistica delle mansioni svolte - a prescindere dal formale inquadramento in pianta organica - allorchè l’Ufficio Stampa impieghi soggetti iscritti all’Albo dei giornalisti professionisti, pubblicisti o praticanti. Detta presunzione, peraltro, è stata confermata puntualmente dalle dichiarazioni raccolte nel corso dell’accertamento e dalle circostanze che i testi escussi hanno riferito in aula.